Vivi Pantelleria

La cucina pantesca è il risultato della contaminazione di diverse culture, e l’utilizzo di prodotti tipici dell’isola rende unici alcuni piatti isolani, come il pesto pantesco, condimento a base di pomodoro crudo, olio d’oliva, aglio, basilico e peperoncino, utilizzato per condire la pasta o accompagnare secondi di pesce o di carne; il couscous di pesce, qui sempre accompagnato da verdure: l’insalata pantesca, con le patate bollite, i capperi, le olive, il pomodoro fresco, la cipolla e il basilico, a cui si può anche aggiungere la tumma, fresco formaggio locale, o l’aromatico origano: i fantasiosi dolci panteschi, come i mustazzola, i ravioli dolci , gli sfinci, i cassateddri. Lasciatevi guidare dal vostro naso, e provate la cucina pantesca nei tanti ristoranti dell’isola, oppure fate la spesa e preparatevi i piatti panteschi nelle nostre cucine !

Pantelleria è una splendida e magica isola al centro del mediterraneo, da visitare e apprezzare in tutte le stagioni, non solo in estate per il suo mare, ma per svariati motivi. L’archeologia è uno di questi: tutti i popoli passati da Pantelleria ci hanno lasciato un importante e affascinante patrimonio, culturale e archeologico. Potrete passeggiare tra i resti di villaggi preistorici costruiti migliaia di anni fa, tra le rovine delle antiche civiltà romane, ellenistiche, classiche, fino ai più recenti manufatti militari della seconda guerra mondiale. Potete farlo da soli, o approfittando di una delle varie escursioni organizzate.

La storia geologica di Pantelleria ha lasciato in eredità diverse manifestazioni di vulcanesimo secondario, come le emissioni di vapore acqueo e le numerose sorgenti di acque termali. Chi ama la natura e il benessere naturale può, in qualsiasi stagione e in qualunque momento della giornata, trovare sollievo e rilassarsi immergendosi nelle calde acque termali a cielo aperto di Gadir, Sataria, Scauri, Nikà, Lago di Venere, luoghi dai nomi evocativi. Le acque delle sorgenti, particolarmente dolci ma ricche di sali minerali, servono per curare soprattutto artrosi e reumatismi. Godetevi queste “spa naturali” in totale autonomia

Il fuoco, che non si vede ma che è ancora presente sotto i nostri piedi, ha lasciato tracce indelebili sull’isola. Le troviamo nelle antiche e maestose colate laviche che arrivano fino al mare, negli strapiombi dalle pareti rosse di rocce vulcaniche e gialle di zolfo, nei giochi dei caldi vapori che fuoriescono dalle fenditure delle rocce: la famosa Favara Grande con i suoi getti di vapore acqueo che possono raggiungere anche i 100°C; Kuddia Mida, sommità di un cratere vulcanico da dove si ammira uno dei più bei panorami del Lago di Venere; la sauna naturale di Beniculà, a Sibà, utilizzata come una vera e propria sauna per curare i dolori reumatici; la stufa di Khazen, riscaldata dal calore che fuoriesce dal sottosuolo. Visitate questi suggestivi luoghi in qualsiasi periodo dell’anno, magari approfittando di una delle escursioni organizzate.

Pantelleria è anche un’“isola contadina”. L’opera dell’uomo è stata immane: nel corso dei secoli le genti che hanno abitato l’isola hanno trasformato una terra inospitale in terreni coltivabili. Le produzioni tipiche del luogo, olive e capperi, uva zibibbo, uva passa, vino, hanno consentito in passato un certo benessere, grazie agli scambi commerciali. Il cappero è un arbusto tipico della flora mediterranea, con bellissimi fiori bianchi e rosa con riflessi violacei; i suoi boccioli vengono utilizzati in varie pietanze della cucina pantesca. Lo zibibbo è l’uva da cui si ricava il vino passito, ricco di aromi e sentori unici, protagonista delle tavole pantesche. Andate alla scoperta delle contrade rurali dell’isola, fermatevi a comprare capperi, olio e passito dai contadini, oppure scegliete una delle varie escursioni organizzate.

Pantelleria, isola vulcanica e selvaggia, è ricoperta da una splendida flora mediterranea, nonostante la scarsità di acqua dolce. Foreste, macchie e garighe si alternano e si incontrano regalando paesaggi di rara bellezza. Boschi sempreverdi di pini e lecci ricoprono Montagna Grande e Monte Gibele, dove in inverno si va a funghi. Arbusti profumati e variopinti, come l’erica, il mirto, il rosmarino, il timo, danno vita alla macchia mediterranea. Caratterizzano il paesaggio antropico, inoltre, le piante coltivate: la vite, gli ulivi i capperi, gli alberi da frutto. Accanto ai dammusi è spesso presente una palma, portata dagli arabi a ricordo della loro terra. In primavera o in autunno potrete perdervi in uno dei tanti sentieri dell’isola, e godere dei colori e degli odori della vegetazione pantesca. Se preferite, potete partecipare ad una delle tante escursioni organizzate.

Per la sua natura vulcanica, Pantelleria regala paesaggi spettacolari: alte falesie a picco sul mare, strapiombi che nascondono tratti di costa e piccole calette dai colori incredibili, rocce lisce e levigate che degradano dolcemente in mare. Scordatevi le affollate spiagge sabbiose, e godetevi le acque cristalline, il verde smeraldo e il blu cobalto, il fascino di fondali variopinti e ricchi di vita. La conformazione fisica dell’isola e la posizione geografica permettono di godere tutti i giorni lunghe giornate di mare al riparo dai venti.

Perfettamente inseriti nel paesaggio dell’isola, i dammusi di Pantelleria nascono come abitazioni rurali, e la loro costruzione ha da sempre tenuto conto del vento, del caldo, della scarsità di piogge e della ricchezza di rocce laviche. Tutti gli elementi costruttivi hanno una specifica funzione: i tetti a cupola servono per raccogliere l’acqua piovana e convogliarla nelle cisterne; gli spessi muri, garantiscono l’isolamento contro il caldo d’estate ed il freddo d’inverno, insieme alle piccole dimensioni di porte e finestre. Quasi sempre accanto ad un dammuso si trova il giardino pantesco, costruzione circolare dentro il quale si trova un solo albero da frutto, di solito un agrume, protetto dal vento dell’isola.